lunedì 25 ottobre 2010

Trenta e passa persone in una grande casa costruita attorno ai mobili della villa di Macerata. Un misto di vecchio e nuovo, porte mattonelle divani credenze di quando eravamo bambini innescati in una casa moderna e intelligente. La prima generazione di sorelle Rocchetti, anche se rosicate a tre, la seconda generazione di cugini, anche se rosicati di uno, e i nuovi arrivati. Caminetto acceso, chiacchiere, pranzi e cene in ammucchiata (nonostante i turni "piccoli / adulti"). Parole crociate e rebus risolti in gruppo, passeggiate per il bosco o in paese, castagne arrostite sul barbecue orgogliosamente costruito dal cugino e dileggiato dal resto della famiglia. La cugina organizzatrice che purtroppo manca ma in fondo non manca perché si fa sentire dalle Baleari. Le costruzioni create con i fiammiferi e i castelli fatti con le carte da gioco.
Sopratutto, le chiacchiere. Essere qui tutti insieme sembra la cosa più naturale del mondo. In realtà dietro ad un semplice fine settimana come questo ci sono famiglie con tre o quattro figli che trasmigrano per centinaia di chilometri, vecchiette che affrontano la fatica e bebé che si straniscono nel bailamme. Un incontro per niente scontato, non facile da organizzare né da affrontare (penso a una come Vale che arriva da Milano con quattro figli piccoli o Ale che oltre ai figli piccoli ha anche il pancione). Eppure ci si ritrova dopo anni, chi più chi meno, e si attacca a parlare come se ci vedessimo tutti i giorni. Estranei magari nello scorrere di tutti i giorni ma uniti in questa grande famiglia colorata, caciarona, variegata e rassicurante come la coperta di Linus.

giovedì 7 ottobre 2010

Ore 5.50 Sveglia
Ore 6.00 Giro al parco col cane, a volte in compagnia di un'altra mamma che ha paura di girare da sola...
Ore 6.25 Cibo e acqua ai gatti, cibo e acqua al cane, si prepara la colazione e si tirano giù le bestie dal letto
Ore 6.30 Colazione in famiglia, anche se ce ne manca un pezzo
Ore 7.15 Dopo docce, letti rifatti, denti lavati, code pettinate, merende preparate, colazione riordinata, zaini controllati, comunicazioni firmate esce la prima figlia - che grazie a dio finché è bel tempo va a scuola in bici con un'amica.
Ore 8.00 Cane in macchina, seconda figlia lavata pulita e pronta, si parte. Giretto mini col cane, accompagnamento figlia a scuola, giretto mini verso la macchina.
Ore 9.00 Lavoro. Abituata a venire in bici, ora smadonno un pò all'idea di dover venire con l'auto per via di Alice, ma per ora grossi problemi di parcheggio non ne ho avuti (anche perché parcheggio a un quarto d'ora a piedi dall'ufficio...)
Ore 13.00 Si torna a casa e si prepara il pranzo per la figlia vera e quella adottiva, un'amica di Marti che in pratica abita da noi da qualche mese.
Ore 14.00 Pranzo, monosillabi (figlia eloquente), caffè. Si sparecchia e si lavora da casa.
Ore 16.00 Esco per andare a prendere Chiara da scuola.
18.30 (a seconda dei giorni) Cena. Se è un martedì o un venerdì si va direttamente da scuola in piscina. Se è un mercoledì la sera do lezione di inglese ad un gruppo di amiche. Se è un lunedì, Chiara è a ginnastica. Se è un giovedì guai al primo che mi parla anche solo per errore.
Ore 20.00 Si piegano i panni, si stira, si spazza una montagna di pelo da terra, si prepara il preparabile per la giornata dopo, si finiscono le traduzioni che ci sono da finire.
Ore 21.00 Ultima passeggiata col cane.
Ore 21.30 Quando va bene, sono già a letto.

Il casino grosso sarà prendersi l'influenza. Forse riesco a programmare gli starnuti tra le tre e le quattro del pomeriggio...

sabato 2 ottobre 2010

Ironia della sorte. 2 ottobre 2003: inizio di una nuova vita a Bologna. 2 ottobre 2010: inizio di una nuova vita a metà tra Bologna e l'Olanda :-)