mercoledì 26 gennaio 2011

Rientro da un fine settimana estenuante a Milano. Mia madre passa il tempo a piangere, come ormai fa da tempo. Che non si può arrivare a 85 anni, che è ora di morire, che ogni giorno si sveglia e fa una cosa in meno del giorno prima, che tutte le sue amiche sono morte o rimbecillite, che la testa non le funziona, che si annoia perché non può ricamare, che Carlo ha troppo successo, Dario lavora come un negro, Roberto non telefona mai, che i nipoti non hanno chiamato per Capodanno e sicuramente le altre nonne sono state prese in maggiore considerazione...un fiume in piena di drammi. A lei sembrano reali e cerchi di portar pazienza. Ascolti, consigli, proponi. Qualunque soluzione avanzata viene rispedita al mittente. Se dopo un po' le chiedi cosa voglia fare allora per migliorare la situazione, una volta escluso il suicidio e non avendo altri problemi che un ginocchio sifulo, risponde che "ad essere stati razionali avrei fatto una vita certamente diversa, dove non mi preoccupavo tanto per gli altri". Che cosa c'entri non so, comunque insisto sul fatto che deve trovare qualcuno che vada a stare con lei tutti i giorni, fosse solo per mezza giornata. Due chiacchiere, i giri che deve fare, un aiuto.
Non se ne parla nemmeno.
E allora piangi, che devo dire?

Ieri mi telefona mentre sto facendo manovra per parcheggiare al super per chiedermi se ero soddisfatta del candidato del PD che ha vinto le primarie come candidato sindaco di Bologna. Le rispondo che io avrei votato qualcun altro, comunque andrà bene così, immagino.
Oggi mi chiama mentre ho Chiara a casa con la febbre, Martine con un polso incriccato, una montagna di lavoro da smaltire, la casa che scoppia e mi dice:
"Ho qui un numero che ti riguarda, aspetta un attimo"
"In che senso un numero?"
"Ora lo cerco. Ormai non trovo più nulla, ho proprio perso la testa. Non si può arrivare a questa età. Aspetta che lo cerco"
"..."
"Era qui un momento fa, non si trova più nulla, chissà la Filippina dove ha deciso che andava messo"
"..."
"Erano le tue coordinate bancarie, non le trovo"
"A cosa ti servono le mie coordinate bancarie?"
"Non lo trovo da nessuna parte, come si fa ad avere una testa così."
"Mamma, comunque non me le ricordo a memoria, dovrei andarle a cercare e ora proprio non posso, sto lavorando"
Click.
Tut tut tut tut.
Ha messo giù.