martedì 6 marzo 2012

Il mondo è il loro vaso di fiori.
Martine è in Francia per lo scambio insieme alla sua classe. Ha avuto la fortuna di trovare una corrispondente con la quale va molto d'accordo ed è assolutamente entusiasta. Ho ricevuto ordini precisi di non contattarla per l'intera settimana, ma ieri ha dato un segno di vita. Scrive: "Mi diverto molto qui e si mangia da dio. Mi hanno fatto assaggiare la fondue, poi mangio di tutto, anche le verdure. Ho mangiato i pomodori, i funghi i fagioli e fagiolini.. e tanta frutta, è tutto buonissimo qui. Poi dove abita la Morgane il paese è un miscuglio tra Marche, Amsterdam, Bologna e un po' di milano in certi punti."
Quando l'anno scorso avevo ventilato l'idea di mandarla in Inghilterra per un corso di lingua, mi aveva risposto che non ci pensava proprio e che non dovevo azzardarmi a organizzarlo perché era "abbandono di minore". Nel giro di un anno è diventata una viaggiatrice sfegatata. Mi commuove e mi riempie di gioia vederla grande, indipendente, aperta a nuove esperienze, cibi sconosciuti, paesaggi affascinanti e orizzonti che si espandono in modo esponenziale. Soprattutto, mi scioglie un nodo allo stomaco sapere che tutto il tempo che ho passato a preoccuparmi perché ogni tanto le sradicavo e non avevo dato loro un luogo preciso dove "appendere la loro nostalgia", per dirla alla Terzani, è stata energia sprecata. Non sono senza radici. Al contrario, hanno mille radici sparse un po' qua e un po' là. Nei nuovi posti che girano, trovano le Marche, l'Olanda, Bologna, Milano. Invece di rapportarsi a un solo posto fisso, hanno come riferimento una varietà di luoghi. Il marito ha usato questa bellissima espressione: il mondo è il loro vaso di fiori.