giovedì 21 febbraio 2008

Ironia del destino. Io, appassionata di macchine automatiche, vestita sempre con abiti sportivi il meno appariscenti possibile, con zero comprensione della "femminilità", mi ritrovo a lavorare come interprete per una casa di moda. Gente che passa le ore a disquisire di colori, stoffe, tagli. Mi sono ritrovata nello showroom di Milano durante la settimana della moda a chiedermi se non fossi capitata su un altro pianeta. Avvolta dal lusso, dal bello, dai dettagli curatissimi, mi domandavo come si fa ad agitarsi tanto su un pizzo quando c'è al mondo gente che muore di fame.
Erano innamorati i due coccodrilli lei lo chiamava "Cocco" lui invece "Drilli"vivevano in un fiume giù nel Marocco lui sempre insieme a "Drilli" lei insieme a Cocco. Ma in questa che è una dolce storia d'amor arriva tutt'a un tratto su una barca un cacciator...

Quarant'anni suonati, in bici verso il lavoro, a lacrimare per Cocco e Drilli. Ha ragione Ed, la puntura per la menopausa mi ha falciato il cervello, il buon umore, l'energia e, si direbbe, quel minimo di buon senso che ogni cristiano dovrebbe possedere.

In compenso con "lo scarrafone", la bici nuova di zecca con le orecchie basse, nera per non dare nell'occhio (l'altra me l'anno fregata dentro casa), piccola come una bici per bambini, niente cambio, sono arrivata in ufficio in un quarto d'ora invece che in venticinque minuti. Tiè, non sono io che stò invecchiando, è l'altra bici che era fatta di piombo!

mercoledì 13 febbraio 2008

Ho tralasciato un paio di dettagli negli ultimi mesi: il matrimonio, i tanto sospirati quarant'anni, le piccole che crescono alla velocità della luce (Martine è proprio grande. Bella come il sole, intelligente, spiritosa e spinosa allo stesso tempo, e già grande), i viaggi per ospedali per vedere di arginare delle emorragie epiche, l'AIL, il lavoro, le amicizie. Ce ne sarebbe da scrivere per dei mesi, ma alla fine ho deciso di non registrare nulla. Questo blog mi serve per fissare dei pensieri sciolti, dei momenti buffi o meno buffi, ma non di più.

domenica 10 febbraio 2008

Chiaretta, sempre lei. Si parla di pecore, chissà perché. Mi chiede se non hanno freddo su in montagna e io le dico "ma no, amore, le pecore hanno tutta la lana addosso". Ci pensa un pò su e mi risponde "Eh, ma quando le sbucciano no!"