martedì 24 maggio 2016

Allora. Fare un lavoro che appassiona e' una gran fortuna. Farlo a pochi metri da casa e' anche una gran comodita'. Lo svantaggio e' che ovviamente il tuo lavoro diventa la tua vita. Ad un certo momento, grazie anche alle strinate familiari, mi sono resa conto di dover cercare qualcosa da fare al di fuori del mio mondo di gente storta. Basta binomio lavoro - casa, casa - lavoro.
A una persona normale viene in mente un bel corso di zumba. Il club di lettura. Lo sport. Io mi sono messa a fare la volontaria per l'Associazione Umanistica.
Prendo da Wikipedia: "Un'organizzazione che promuove l'umanesimo secolare e rappresenta le persone che cercano di vivere serenamente senza religione o superstizione. L'associazione è dedita al secolarismo, ai diritti umani, alla democrazia, all'egalitarianismo e al rispetto reciproco. Promuove una società aperta con libertà di espressione e di credo e l'abolizione dei privilegi goduti dalle religioni in ambito legale, culturale, televisivo e altrove sussistano." Cacchio, ho trovato dei compagni, vado!
Mando la domanda, faccio un colloquio (olandesi gente seria), mi affidano il primo lavoro. Mi occupo di una signora malata terminale di cancro (ma imparare a fare la maglia, no?) Per fortuna con questa tizia mi trovo benissimo, e' battagliera, di estrema sinistra, appassionata di attualita', politica, del mondo in generale, stiamo bene insieme. Appena possiamo, ci troviamo a fare due chiacchiere. Ottimo.
Poi inizio a fare le riunione con l'associazione. La prima volta ho pensato fossero parecchio sbarellati, ma non ci ho visto nulla di male. Alcuni mi sembravano un po' mielosi, altri piu' raziocinanti, ma ho sospeso il giudizio.
Settimana scorsa ho fatto due giorni di training. Argomenti a tratti pratici, a tratti no. Sono rimasta allibita. Non ce n'era uno che non facesse una cronaca puntuale e dettagliata di ogni pensiero o sentimento. "Sono un po' stanco dopo una giornata di lavoro, noto in me un certa resistenza." "Sono felice di essere qui con voi, siete come un bagno caldo." "L'importante e' il legame con il nostro prossimo. Trovo che il silenzio sia il modo migliore per entrare in contatto con qualcuno." "L'amore e' la base di tutto." E tutti ad abbracciarsi. Ci si abbraccia la mattina per salutarsi, ci si abbraccia prima di tornare a casa. Ma non un abbraccio e via. No, si rimane allacciati per dei minuti interi.
Ora, e' vero che io sono un'anziana stronza, con la lingua al cianuro, l'anima di pece e una spocchiosa tendenza a trattare il prossimo con freddo cinismo. Ma dio bonino, se non trovo gente razionale e con i piedi a terra manco nell'Associazione Umanistica, dove li vado a cercare? Possibile che sia solo io ad aver bisogno di fatti concreti, azioni ragionate, rapporti tra adulti e non di sdolcinati messaggi d'ammmmore?
Aiuto!