sabato 8 settembre 2012

Questa non l'avevo calcolata. Siamo venuti a vivere in un posto che non conoscevamo ed è stata una bella sorpresa. Ci piace l'ambiente, la gente, le scuole delle ragazze sono fenomenali, la vita iper-organizzata di questi strani crucchi rende l'esistenza molto più semplice di quella vissuta in Italia.
Quello che non avevo calcolato è che qui non devo solo ricostruire una vita da un punto di vista pratico (dove sono i negozi? come si trova un dottore? dov'è il veterinario? come funziona il rapporto scuola-famiglia?); devo anche ricostruirmi un'identità. A Bologna ero quella che chiamavi quando ti serviva una traduzione, quella che lavorava da casa e che poteva tenere i bambini altrui se qualche mamma aveva bisogno. Ero l'amica con la quale mangiarsi una pizza e fare due chiacchiere. La vicina di casa sulla quale fare affidamento, la nipote da chiamare se c'era da andare in ospedale, la "capa" un po' anomala.
Ora, so che è di una banalità sconfortante, ma qui devo ricostruire tutto. Il che mi fa pensare a cosa faccia di me, me. Intendo dire: se domani vado a raccogliere pomodori per pagare le bollette, quanto il mio essere una raccoglitrice di pomodori mi definisce? Dentro posso anche essere la traduttrice libera professionista mamma amica ma vista da fuori raccolgo pomodori. Fino a che punto quello che gli altri vedono e giudicano influenza chi sono realmente? Quanto mi piaceva essere la persona che veniva in mente se qualcuno aveva bisogno di qualcosa e fino a che punto il non esserlo più cambia la mia percezione di me stessa?
Il fatto è che sono tutto e nulla. So fare di tutto un po'; se mi metti a trattare con dei clienti so fare quello, se mi detti a portare avanti un'aziendina ce la faccio, se domani dovessi lavorare ad una catena di montaggio me la caverei. Non sono definita da una passione unica. Cosa fai? Sono una musicista. Sono un agente commerciale. Sono un'imprenditrice. Io non "sono" nulla. So fare tante cose ma tutte un po' così, imparate per esperienza, non perché fossero la passione della mia vita. Quindi per forza di cosa quello che faccio definisce un po' anche chi sono. E ora che mi ritrovo a dover ricominciare da capo mi tocca chiedermi: sì, ma chi sono? Cosa cerco?
E' un filino sconcertante che la risposta sia: boh.

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