venerdì 1 novembre 2013

La gatta è rientrata, dopo quasi una settimana fuori con la tempesta, le lacrime della piccola, i nervi della mamma e la segreta soddisfazione del babbo che aveva meno confusione in casa (salvo poi chiamarla a gran voce ogni volta che passava per il quartiere in bici rientrando dal lavoro).
Ora sorge spontanea la domanda: che facciamo, la chiudiamo in casa a vita per risparmiarci ogni volta una sincope collettiva o rispettiamo il suo bisogno di libertà e la lasciamo andare? Tanto poi quando ha una fame blu rientra (è la metà del gatto che era, che già non abbondava in modo particolare).
Segue delibera familiare.

3 commenti:

acquatica vagabonda ha detto...

if you love somebody, set them free...
Varrà anche per i gatti?

Anonimo ha detto...

La mia se ne e' andata. Ammalata, a morire lontano da casa. Cla.

Lucia ha detto...

Mi dispiace, Cla.