lunedì 14 gennaio 2013

E son quarantacinque!
So di coetanei che faticano a mandar giù l'età, per questo mi domando come mai io ne sia invece elettrizzata. In realtà di norma il mio compleanno passa sotto relativo silenzio, perché arrivo a metà gennaio sfatta da tutte le feste comandate e ain pos piò. Infatti mi sa che non ho sparso bene la voce nel corso degli anni, perché mi ha chiamato gente diversa in date diverse, però tutti nella settimana giusta, hi hi. La pietra miliare dei 40 in compenso l'ho festeggiata con ben tre feste diverse e anche questi 45 mi ringalluzziscono da matti.
Forse ha qualcosa a che fare col fatto che ho tre fratelli maggiori (il più 'piccolo' ha comunque sei anni più di me, son grandi sul serio) e arrivare sopra i quaranta mi concede il lusso di non essere più la piccola di casa. Ma regge poco, perché poteva essere così anche per i trenta, a ben pensarci. Oppure vale il fatto - già menzionato in qualche altro post - che rendo grazia al cielo sempre e comunque per esserci arrivata, per di più con più gioie che dolori. O ancora vale che anche se nella mia mente ho sempre vent'anni non riesco ad abbracciare la mania moderna dell'eterna gioventù. In qualunque altro periodo storico a quest'ora sarei stata la vecchietta del villaggio e la cosa non mi turba per niente, anzi. Mah. Non so perché, comunque mi godo il mio bel traguardo in allegria. E per festeggiare ora vado a fare lo spesone, perché purtroppo il frigo vuoto se ne frega della mia maestosità.

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