giovedì 17 gennaio 2013

Oggi son tornata a nuotare. Adoro il nuoto, io che considero qualsiasi forma di movimento che non sia una passeggiata col cane un supplizio inutile e insopportabile. In acqua tutti i pensieri ingarbugliati nella testa si dipanano come per magia. All'inizio solo perché devo stare attenta a mille cose, le bracciate, muovi le gambe, non ti scordare di respirare e via dicendo. Poi a un certo punto il corpo va da sé ma ormai la mia capacità di formare pensieri più o meno coerenti si è sciolta in acqua e ho la testa vuota. L'ha descritto bene mia cugina in un suo post, che rubo e incollo, definendo il nuoto un'esperienza sublime. Non potrei esser più d'accordo.

"Entri in acqua malvolentieri e già dalle prime bracciate capisci che sarà dura. I muscoli sono rigidi e ti sembra di non galleggiare. Vasca dopo vasca speri che prima o poi ti scioglierai e intanto cerchi di pensare ad altro. Le prima 40 vasche non passano mai. Va bene la noia, ma oggi c’è anche la fatica. Così decidi che arriverai solo a 2500 metri invece dei soliti tremila. Arrivata ai duemila sei ancora in affanno, altre 20 vasche ti sembrano un’eternità da nuotare.
Poi, all’improvviso, CAMBIA qualcosa. La bracciata si scioglie e diventi LEGGERA. Cominci a scivolare sull’acqua come ti piace, senti il gesto tecnico che migliora, percepisci ogni minima variazione di assetto, allunghi la presa, la accorci, sperimenti, non nuoti più ormai, quasi giochi con l’acqua, che è tornata tua amica. Non c’è più freddo o caldo, né fatica, né obiettivo da raggiungere, sei avvolta da un totale senso di BENESSERE e persino i pensieri sembrano galleggiare.
Forse è così che ci si sentiva nel caldo riparo del liquido amniotico, quando la vita era una potenzialità tutta da esplorare e non ancora un susseguirsi disordinato di molte occasioni perdute e pochi sogni realizzati.
Sospesa fuori dal tempo, in un’altra dimensione, perdi il conto delle vasche, sai che hai già superato la soglia prevista, ma continui, una bracciata via l’altra, semplicemente perché è impossibile smettere. E’ sceso anche il silenzio. La stessa superficie dell’acqua si è fatta più calma, e quasi ti dispiace scomporla."

Nessun commento: