domenica 13 luglio 2014

Alice ha passato tutti i mondiali di calcio in preda al panico. Ad ogni partita si rifugiava tremabonda sul divano, con la solita faccia da cane bastonato che la contraddistingue. La prima volta non avevo collegato la tensione alla partita, pensavo fosse spaventata dal maltempo (con lei potrebbe essere anche una foglia secca che fa croc, vai a sapere). Solo quando me la sono trovata nel letto, con le chiappe sul mio cuscino, ho iniziato a sospettare qualcosa. Non osa mai salire di sopra, le camere da letto sono il regno dei gatti e lei se la fa sotto solo al pensiero. Per di più su c'è il tanto temuto bagno dove ogni tanto - stesi dalla puzza - la laviamo. Per superare il timor panico e salire lo stesso deve succedere qualcosa di grosso, di solito i botti a Capodanno. Vabbè, in effetti finché ha giocato l'Olanda qualche botto si sentiva, ci poteva anche stare. Ma questa sera che giocano Germania e Argentina, si può sapere ad Alice che gliene frega?
Me la sono ritrovata in braccio. Dimentica della stazza (e del fatto che pesa una ventina di chili) si è accucciata sulle mia ginocchia come un gigantesco orso ingombrante. Cosa non darei ogni tanto per riuscire a capire cosa le passa per la testa...

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