Per essere una che ama stare da sola, conduco una vita paradossalmente affollata. Mi giro e qualcuno mi sta fissando. Mi muovo e il cane mi segue. Parlo un nanosecondo col marito al telefono e una delle figlie ha una necessità pressante urgentissima e improcrastinabile proprio in quel nanosecondo. Mi siedo e un gatto mi salta in braccio. Mi metto a stirare ascoltando qualche programma radiofonico che mi interessa e qualche amica ha urgenza di parlarmi.
Effetto calamita. Anelo al silenzio e c'è sempre qualche pezzetto di universo che si sente irresistibilmente attratto dalla mia persona. Ho qualcuno fisicamente addosso in ogni momento della giornata. Se non è un figlio, è un animale. Quando c'è, anche il marito fa la sua parte.
Vivo come un frigorifero, con tante calamite variegate addosso.
Non che mi dispiaccia, intendiamoci, è una baraonda che mette allegria. Stupisce solo che una che tendenzialmente farebbe volentieri l'orso sia riuscita a crearsi attorno un tale caos permanente.
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