mercoledì 6 aprile 2011

Arriverà il giorno in cui mi smagnetizzo. Capace pure che alla fine mi venga la nostalgia. Ora come ora fatico ad immaginarmelo.
Per essere una che ama stare da sola, conduco una vita paradossalmente affollata. Mi giro e qualcuno mi sta fissando. Mi muovo e il cane mi segue. Parlo un nanosecondo col marito al telefono e una delle figlie ha una necessità pressante urgentissima e improcrastinabile proprio in quel nanosecondo. Mi siedo e un gatto mi salta in braccio. Mi metto a stirare ascoltando qualche programma radiofonico che mi interessa e qualche amica ha urgenza di parlarmi.
Effetto calamita. Anelo al silenzio e c'è sempre qualche pezzetto di universo che si sente irresistibilmente attratto dalla mia persona. Ho qualcuno fisicamente addosso in ogni momento della giornata. Se non è un figlio, è un animale. Quando c'è, anche il marito fa la sua parte.
Vivo come un frigorifero, con tante calamite variegate addosso.
Non che mi dispiaccia, intendiamoci, è una baraonda che mette allegria. Stupisce solo che una che tendenzialmente farebbe volentieri l'orso sia riuscita a crearsi attorno un tale caos permanente.

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