venerdì 8 aprile 2011

Ma quant'è bella mia figlia?
Oggi gita scolastica. Adrenalina a mille, ieri sera non riusciva ad addormentarsi e questa mattina alle sei e mezza aveva già fatto la doccia, si era vestita truccata pettinata e lo zaino era pronto.
L'appuntamento era per le sette e mezza fuori da scuola. Ovviamente noi eravamo lì alle sette e dieci. Per ogni amica che arrivava scoppiavano scene di tripudio come se si ritrovassero dopo mesi di lontananza. Presto si è formato un gruppetto di ragazzine multicolori, tutte diverse belle e allo stesso tempo riconoscibili a vista come teen-ager. Ombelico rigorosamente in vista, scarpa da tennis d'ordinanza slacciata, righino di trucco sugli occhi. Unite da un chiacchiericcio elettrizzato. Si muovono in blocco, sembrano un gruppo di carcerati con le catene alle caviglie. Se una va al bar, in dieci vanno al bar. Se una si allontana dalla mamma che aspetta di averle caricate sull'autobus, in dieci si defilano il più lontano possibile.
Non so com'è andata a finire, se sono partite in orario o meno, perché io avevo ordini ferrei di allontanarmi il prima possibile. Dovevo scaricarla e sgommare, che non mi venisse in mente di stare fuori dal pullman a fare ciao ciao con la manina.
Da anni 'sta ragazzina porta a spasso il mio cuore legato ad un guinzaglio. Dove va, se lo tira dietro come un cagnolino.
Per quanto spinosa taciturna e riservata possa essere, mi sembra di una bellezza struggente.

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