sabato 4 agosto 2012

A ciascuno le sue turbe mentali.
Bisogna sapere che ho passato buona parte dei miei anni italiani attaccata a Radio 2, o ascoltando il tg di radio 1 o - aiuto, ora lo ammetto - GR Parlamento. Con l'ipod costantemente appeso ad un orecchio, o con la radio accesa in macchina, ovunque andassi ero accompagnata dalle voci ipnotiche dei vari giornalisti. Tg, notizie, rassegne stampa. Dio, che passione per la rassegna stampa. Non so per quale squilibrio interiore ascoltare questi programmi ha un effetto deliziosamente balsamico sui miei nervi. Mentre non riesco ad ascoltare musica, per radio è una vera grattugia per il mio sistema nervoso. Il massimo della goduria invece era ascoltare Caterpillar la mattina quando portavo a spasso il cane e poi di nuovo la sera mentre cucinavo.
Il marito tecnologico mi ha appena illuminato mostrandomi un'applicazione da scaricare sullo smart phone con la quale si può ascoltare la radio in diretta, olandese americana o italiana che sia. Gioia e gaudio.
Oggi ho parlato con alcune amiche tramite skype, vedendole in video. Ok, non è la stessa cosa che bersi una bella birra insieme, ma devo dire che tutte queste magnificenze tecnologiche accorciano parecchio le distanze. Poi per forza ancora non mi rendo conto di non vivere più in Italia.
Probabilmente me ne renderò conto una volta finita la scorta pressoché inesauribile di polpa di pomodoro Mutti che mi sono portata dietro.

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