venerdì 25 aprile 2014

Ho preso una decisione monumentale. Non voglio più cercare un lavoro d'ufficio. Si potrebbe commentare: mbè, che non si era capito? Invece per me è una decisione di quelle che cambiano davvero la vita. Al momento ho il lavoro più bello del mondo, ma mi sento sempre sopra una bolla di sapone - bellissima e fragile. Appena scoppia mi tocca tornare alla realtà e trovarmi un lavoro 'normale'. Invece ora ho preso la solenne decisione di cercare qualcos'altro sempre in questo campo. Se non sono i disabili saranno i drogati o i senzatetto, ma non sarà più una scrivania, il vestito buono e un capo tirato a lucido.
Come tutte le svolte epocali anche questa mi mette una gran fifa, ma allo stesso tempo è una liberazione formidabile. Mai e poi mai mi voglio ritrovare di nuovo con il cappello in mano a chiedere un lavoro che non amo a qualche tizio che non ha nessun diritto di giudicarmi ma ha il potere di decidere del mio futuro lavorativo.
D'ora in poi sono un'assistente sociale e nient'altro.

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